EPISODIO 80 -LIBRI PER IL SUCCESSO- CRESCITA PERSONALE DA STRADA
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Trascrizione del podcast
Vi è mai capitato di trovarvi in una situazione ideale, perfetta, dove essenzialmente tutto va come deve andare. per esempio in una relazione sentimentale, e per qualche cazzo di ragione misteriosa, iniziate a creare problemi dal nulla, a sabotarla voi stessi, tanto che a un certo punto quella relazione cosi perfetta va a farsi fottere.
Perché succede?
A me è successo, mi succede tutt’oggi, è come una forza invisibile che quando finalmente ottieni quello che desideri, lo stringi tra le mani, iniziano a concatenarsi degli episodiche ti fanno scivolare via la vittoria. Si chiama auto sabotaggio
E ne parliamo prendendo spunto dal libro di Brianna Wiest, la montagna sei tu, siamo all’episodio 80 di libri per il successo, crescita personale da strada, un podcast di Davide Mastrosimone.
Il testo ha come obiettivo accompagnarti in un viaggio per raggiungere il tuo vero potenziale. Trasformare l’auto sabotaggio in un dominio completo delle tue emozioni.
Le nostre paure, le nostre abitudini logoranti il nostro orgoglio, i traumi del passato sono dei blocchi che ci impediscono di trasformarci in quello che siamo. L’auto sabotaggio avviene quando la tua parte inconscia si scontra con la tua parte cosciente, come due placche tettoniche, si muovono, sollevando strati di roccia che diventano montagne, il nome scientifico è orogenesi, e non centra assolutamente un cazzo con quello di cui parleremo ma già che ci siamo…
Questi blocchi non sono degli ostacoli ma delle guide verso la direzione che ci aspetta, vi stanno dicendo che ce qualcosa che non va. Sono dei segnali, degli indizi che se cogliete vi portano sulla strada giusta, giusta per voi.
Identificare queste tendenze negative smascherarle ci permette di ottenere una nuova forza, che ci rinvigorisce, ci rende inarrestabili.
Le persone cambiano quando il dolore della routine diventa cosi forte, cosi intenso che fare un salto nel vuoto, verso una strada fa meno paura che rimanere su quella vecchia, ma perché, mi chiedo, dobbiamo aspettare questo dolore così intenso, cosa ci frena dal cambiare oggi?
La risposta è facile, l’auto sabotaggio, che non è altro che un meccanismo inconscio che ci trattiene dall’affrontare questo dolore, perché il nostro cervello evita ed eviterà sempre con ogni mezzo attraversare il dolore.
è un meccanismo di difesa, che previene i problemi invece di affrontarli.
Davanti ogni ostacolo tutto il nostro corpo lotta per evitare di superarlo. Fa di tutto per mantenere una facciata di felicità piuttosto che sperimentare la vera gioia, che sta sempre oltre il dolore. Liberarsi da queste catene è terribilmente difficile. E prima di liberartene devi poterle vedere. Ma personalmente mi pare già qualcosa di miracoloso capire quello che succede dentro di noi, prenderne coscienza è l’inizio di un cambiamento.
Una volta che hai identificato questi comportamenti di sabotaggio, ce da risolverli. Vi faccio degli esempi di questi comportamenti.
lavorare tanto, troppo, spesso questo meccanismo è attivo perché ci porta a evitare la nostra vita, preferisci stare 3 ore in più in ufficio piuttosto che tornare a casa, la domanda che devi porti è questa, perché non voglio tornare a casa, cosa ce a casa che mi fa stare cosi male che preferisco passare la serata in ufficio, senza manco percepire un riconoscimento di tutte queste ore investite, da cosa sto scappando?
Oppure quando prestiamo troppa attenzione a quello che la gente pensa di noi, ci sono persone che vivono la loro vita in base a quello che gli altri dicono o pensano di loro, quando vi assicuro che a nessuno importa e pochissimi pensano a voi sono troppo indaffarati a pensare cosa pensate voi di loro. questo indica un insoddisfazione intima, verso noi stessi, verso chi siamo, e se cerchi la validazione in tutte queste aree vuol dire che ce un problema, da risolvere, un vuoto da colmare.
Questi vuoti sovente li colmiamo spendendo molti soldi, in distrazioni vari, riempiamo la vita di oggetti materiali per tenerci occupati, per evitare di affrontare determinate situazioni intime. Quali sono queste situazioni? Cosa genera questo vuoto che provo a colmare con gli oggetti?
Se cambiamo le domande, cambiano le risposte. E queste risposte vi cambiano la vita.
Le montagna da scalare non sono quasi mai dei problemi esterni ma inquietudini che abbiamo dentro, guardate dentro non fuori, il problema è sempre li. Questa montagna è quello che ti blocca dalla vita che vorresti, percorrere il sentiero che la attraversa è l’unico cammino verso la libertà, e già solamente percorrendolo diventate un altra persona.
L’atto di amore più grande più assoluto che possiate fare per voi stessi è smettere di accettare una vita che vi rende tristi e insoddisfatti, prendere atto che vi fa sentire in questo modo e pianificare una strategia per cambiarla.
Sapete che lo stomaco è direttamente collegato alle emozioni, pensate alla frase ho agito di pancia, di istinto, mi da il voltastomaco questa persona. il vostro sistema gastrointestinale è in grado di archiviare informazioni ed elaborarle più velocemente del vostro cervello, pensa quando conosci qualcuno di nuovo in un secondo o due hai un impressione d’istinto, ma d’altra parte se eviti di ascoltare e tirar fuori quello che provi e senti ogni giorno ti rimane sullo stomaco, l’infelicità, il non vivere secondo i vostri principi, e far si che la parte che ti blocca per paura del cambiamento vinca questa battaglia, ha delle ripercussioni sul corpo e sulla salute.
Fai riemergere la voce interna che risolve i problemi non quella che li amplifica. Abbiamo smesso di ascoltare, ce troppo rumore, ce troppa distrazione, stai 10 minuti al giorno in una stanza in silenzio, con gli occhi chiusi e la luce spenta, ascolta, non pensare,
Crea quello che Maxwell Maltz autore della psicocibernetica chiama il teatro mentale, dopo aver ascoltato in silenzio i tuoi pensieri, ora modellali in questo teatro dove solo tu puoi entrare, visualizza chi vuoi essere, pensa ad episodi passati e pensa a come li avresti voluti risolvere, perdonati, diventa quella persona per i prossimi episodi, definisci in maniera vivida chi vuoi essere chi vuoi diventare. Scrivi ogni giorno quello che ti succede ma soprattutto com ti senti, un diario ha aiutato tante persone, ce un no so che di magico a sbrodolare sulla carta quello che sentiamo, scrivere è terapeutico, meditare è terapeutico, visualizzare è terapeutico. E nessuno in questa vita viene a soccorrerci, è l’epoca della depressione, dell’ansia, dello stress, trovate un momento, anche 30 minuti al giorno, dove 10 meditate, 10 visualizzate, 10 scrivete. Questa mezz’ora dopo sei mesi, dopo un anno, diventa la vostra forza.
Quando vi lasciate attraversare dal dolore ricordatevi una cosa, la vostra nuova vita vi costerò quella vecchia. Amici, relazioni, lavoro, quando uno cambia e supera certi blocchi tutto intorno a lui cambia, tutto. Vi costerà andare a cercare la pace e la gioia ha un costo molto alto, viviamo in gabbie dorate abbiamo paura a lasciare andare tutto ciò che conosciamo anche se ci provoca una lenta agonia, ma veniamo al mondo senza niente, e ce ne andremo senza niente, tutto quello che ci rimane è vivere intensamente e ricercare la pace e la gioia.
Capire e identificare e smascherare tutti questi meccanismi è una cosa, superarli e un altra. Non puoi evolvere se non sei pronto ad affrontare il dolore e la sofferenza del cambiamento. Non puoi cambiare se non sei disposti a sradicare le cattive abitudini e inserirne di nuove, la tua vita il tuo futuro si decide in ogni decisione che prendi durante le tue giornate, ripetendo questi piccoli gesti che ti fanno bene fino a renderli delle abitudini ti fa uscire dal tunnel, la chiave è non aspettare che il dolore sia cosi oppressante e cambiare adesso, oggi.
Riflettete su quali sono i cambiamenti che vi provocano la tensione più forte, lo sentite proprio sul corpo, sentite le emozioni, sono qualcosa di fisico, e se non le ascoltate rimangono poi incastrate nel vostro corpo, sono un carbone ardente, lasciatelo andare, appoggiatelo da qualche parte, osservatelo. È come quando si tratta di perdonare, pensiamo che il perdono sia qualcosa che diamo a qualcuno, perdonare è un atto che facciamo per noi, chi ci ha fatto un torto se ne fotte, dorme tranquillo, chi non dorme siamo noi, lascia andare, perdona per te, per non tenere più in mano questo carbone ardente.
Allora cosa dobbiamo fare, primo, identifica gli atteggiamenti che metti in atto per sabotarti, che scuse trovi per non allenarti, perché ti viene voglia di rimanere in ufficio, perché spendi sempre più soldi di quelli che guadagni.
Cerca di capire perché e quando questi comportamenti si attivano e reagisci consapevolmente per contenerli e cambiarli. Prenditi la responsabilità di superare tutti questi blocchi, il costo sarà molto alto ce da annichilare la versione attuale di te stesso e raggiungerne una nuova che necessariamente uccide quella vecchia. Si perde molto nel cammino, ma si guadagna la pace e la gioia,
Che cosa vuoi fare della tua vita, chi vuoi diventare? Pensa a queste due domande, trova le risposte, spezzale in dei comportamenti e inizia a farli oggi, anche un piccolo gesto verso il tuo ideale di vita, può avere nel tempo un effetto valanga.
Spegni il rumore assordante di questa epoca, torna ad ascoltarti, le risposte stanno li, i blocchi da superare sono dentro di noi, mai fuori volte rompere i tuoi equilibri, ti aggiusta la vita.
Io vi ringrazio come sempre del vostro tempo, ringrazio le persone che mi scrivono e mi piacerebbe tornare a fare delle menzioni mi sto organizzando
Volevo comunicarvi che il lunedì 4 dicembre darò una lezione agli studenti dell’università roma3, in una sala di questa istituzione dove saranno presenti docenti e studenti, cè qualche posto, ma limitato per persone esterne, se qualcuno avesse il desiderio di venire, mi contatti personalmente sul sito, mi potete lasciare nome e cognome se siete su Roma immagino sia logisticamente più facile e vi faccio sapere privatamente i dettagli non ho la possibilità di far accedere tante persone ma se qualcuno vuole mi hanno dato un numero limitato di posti, è ovviamente un evento gratuito quindi se volete farvi avanti lunedì 4 dicembre nel pomeriggio, scrivetemi e fino al raggiungimento di questo numero sarà felice di invitarvi.
Tra le altre cose ho aperto qualche orario in più per le sedute di coaching personale, quindi trovate il link al calendario nella descrizione del podcast, le sedute possono essere sviluppate in 3 modi, il primo mi raccontate voi cosa vi succede e provo a darvi dei consigli ma soprattutto vi ascolto, cosa che non fa più nessuno, la seconda è sviluppare uno strumento o un abilità precisa tra quelle che vi racconto nel podcast e la terza è un vero e proprio percorso fatto di 7 sedute dove vi accompagno col mio metodo in un viaggio per riscoprivi e resettearvi
Vi mando un forte abbraccio e il primo episodio di novembre finisce qui
Grazie ancora
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