EPISODIO 84- MASTERY -ROBERT GREEN
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Trascrizione del podcast
Questo è il primo episodio del 2024 e molti mi hanno scritto per chiedermi cosa stesse succedendo, perché non usciva il podcast, grazie per avermi aspettato. Sono stato oberato dagli impegni
Un altra piccola novità, dato che i saluti sono troppi e non riesco a portarli più nel podcast ma mi emozionava farlo e ne sono rammaricato, ho deciso di fare un altra cosa. se qualcuno di voi desidera fare una dedica a una persona speciale, a un compagno e o compagna a un amico in difficoltà, scrivetemi raccontatemi e ritaglierò un piccolo spazio nel podcast per dare qualche parola di supporto a questa persona e voi potete farglielo sentire magari per sollevare il morale, motivarla aiutarla, mandatemi le vostre dediche al sito www.libriperilsuccesso.com trovate un formulario per scrivermi ce pure la mail o mandatele su LinkedIn o instagram. Anche se lego molto di più LinkedIn. Vi aspetto, mi mandate il nome, il paese, quello che volete dirgli e io lo faccio, ovviamente vi avviso di quando esce il podcast con la dedica cosicché potete stare attenti e inviarlo a questa persona. ci ho pensato sotto le feste, mi pare una cosa carina.
Bruce lee diceva: Non temo l’uomo che ha allenato 10 mila calci diversi, temo l’uomo che ne ha allenato uno solo 10 mila volte. Sti Cazzi quanto ha ragione ragione bruce
La società è cambiata, basta andare indietro una generazione, i nostri genitori, entravi in un azienda, ci rimanevi 30 anni, facevi una famiglia, una casa, eri protetto in qualche modo, oggi quella protezione è crollata, sia da parte di un azienda, che ti prendeva dalla culla alla bara professionale, sia dalla comunità, i grossi nuclei famigliari si sono sgretolati in qualche modo, ho come la sensazione che le persone sono molto sole, dipendono da loro stessi e dalle loro abilità.
Tantissimi cambi succedono in pochissimo tempo, e sta diventando difficile stare al passo.
Ma ce una strada che il libro dal quale prendiamo spunto oggi suggerisce. Mastery di Robert Green. Mastery vuol dire padronanza, dominare una qualche tipo di abilità cosi tanto da diventarne padrone. Tu puoi essere un esperto, magari all’interno di un azienda, ti licenziano e sei a casa, ma sei uno che ha una padronanza di qualcosa, se ti licenziano nessuno te la porta via e qualcun’altro ti viene a chiamare. Diventi difficile da sostituire ed estremamente richiesto dal mercato. E i lavori stanno cambiando, il designer si trova a lottare contro canva, il traduttore con google translator, lo scrittore con chat gpt. Il cassiere con la cassa automatica le compagnie fanno outsourcing n parti del mondo dove il costo del lavoro è più economico. e sarà sempre peggio. Come facciamo allora a diventare padroni di un abilità che ci permetta di sopravvivere bene a questi cambiamenti. Come facciamo a capire qual’è questa abilità e come possiamo svilupparla cosi bene e cosi tanto da diventarne padroni, acquisire il Mastery, titolo del testo di oggi, questo è libro per il successo crescita personale da strada, un podcast di Davide Mastrosimone e siamo all’episodio ochenta ycuatro.
Nasciamo, entriamo in un sistema scolastico, e a un certo punto della vita realizzi che dovrai guadagnarti da vivere e le persone a quel punto prendono una strada, ci sono strade chiare, studiare legge, studiare medicina, tracciare una linea che più o meno sai dove va a finire, altri invece e mi includo, hanno una carriera a zig zag, prendono una scelta, poi un altra, non sanno manco perché, senza una direzione e si trovano dopo qualche anno ad avere una serie di strumenti e conoscenze segmentate e non sanno bene definire che tipo di professionisti sono.E probabilmente dopo 10-15 anni di professione non sai bene come ci sei finito. Hai 40 anni, ti giri e non sai che cazzo e successo. Non vuol dire che tu non sia professionalmente forte, ma puoi comprendere che molte delle scelte che hai preso sono dovute a ragioni esterne. I soldi, magari il luogo dove vuoi lavorare. Dipendono dalle coincidenze, e non ci fermiamo mai a guardare indietro e osservare quello che sta succedendo. Non ce un senso. Non ce una visione, non ce uno scopo. Manca quella curiosità primordiale che da bambini per esempio ci affascinava. Ve la ricordate qualora la vostra?
Steve Jobs quando aveva 6 anni vede nel suo garage un sacco di apparecchiature elettroniche che lo catturano, lo affascinano. Quando Albert Einstein riceve una bussola da suo padre ancora bambino ne rimane ammaliato e comincia ad affascinarsi a queste forze dell’universo che non si vedono ma esistono come il magnetismo che muove la bussola. Tutti abbiamo un momento rivelatore da bambini che ci cattura, ma poi crescendo ce ne dimentichiamo, lo chiudiamo in un cassetto e andiamo avanti seguendo le pressioni esterne, per esempio io ero innamorato dei dinosauri, li conoscevo tutti, giocavo con le miniature, sapevo tutto e volevo libri riviste sui dinosauri, e archiviavo le informazioni li catalogavo.quando usci jurrassic park mi misi a piangere. Oggi faccio il venditore chissà avrei dovuto fare l’archeologo, ma ce una cosa che ricordo della mia infanzia che in qualche modo è tornata da me, l’ho ritrovata, m ci sono ricollegato. ero bravissimo a scuola a fare una sola cosa, per il resto ero nella media o pure sotto la media per la naturale inclinazione a non fare un cazzo. Ero un fenomeno già alle scuole medie a fare riassunti. Se prendevo un testo trovavo i due o tre punti importanti e li estrapolavo, ero portato per riassumere, tirar fuori poco da tanto. E in maniera naturale. Oggi il mio podcast richiede questa abilità, probabilmente è l’abilità più importante che mi ha permesso di prendere libri da 200-300 pagine e tirarci fuori 10 minuti di podcast. In qualche modo ho ritrovato una vocazione una curiosità primordiale e l’ho sviluppata in età adulta.
Tutti abbiamo una voce che sentiamo, una vocazione, una curiosità primordiale come la chiama Robert Green ed il primo passo, lui ha un ipotesi molto affascinante, pensa che le persone di estremo successo sono quelle che si collegano prima a questa vocazione, se lo capisci a sei anni e lo porta avanti tutta la vita è ovvio che qualcosa la combini, se lo capisci a 40 hai meno tempo, ma puoi certamente fare tante cose stupende per te e per gli altri, il problema è se lo non capisci mai. Vai a fare una vita che non è tua. Ma è frutto di influenze esterne. È quel senso di destino di scopo che senti tra le vene che ti porta a fare scelte diverse dalle persone
Michael Farady, uno scienziato inglese, quello che ha inventato la gabbia di Farady. Nasce 1790 in Inghilterra, il padre era un fabbro, un fabbro in quei tempi sta nella scala molto bassa della società. Nonostante questo diventò uno dei più importanti ricercatori scientifici sui campi elettromagnetici
Potrebbe sembrare la storia di un uomo che ha superato gli ostacoli, ma non si spiega, nel 1790 il figlio di un fabbro non può diventare uno scienziato. Perché dovevi entrare in un Università, fare una scuola prima tipo eaton o un istituto molto upper class, era pressoché impossibile che una persona di quella classe sociale nell’Inghilterra del 1700 diventasse uno scienziato, uno dei più importanti della storia. Da quando era un bambino venendo da una famiglia estremamente religiosa aveva quella forte convinzione che dio fosse dappertutto, che la fede fosse una forza invisibile ma che si esisteva, quindi parliamo di uno che già crede che ci siano forze che hanno un impatto, ma che non si vedono, e questa è la base di molte scienze. Tu non vedi l’elettricità, ma ce, non vedi un campo elettromagnetico ma ce.
Un giorno il piccolo Michael entra in una libreria e rimane ammaliato dai libri di scienza, e mostra un entusiasmo spaventoso tanto da incuriosire il proprietario della libreria che gli offre un lavoro come fattorini nella libreria. Il suo entusiasmo e il modo in cui si dedicava al lavoro gli porta una promozione ad apprendista rilegatore cosa che lo faceva salire nella classe sociale di quei tempi era già un grande successo, e grazie al suo entusiasmo il proprietario gli offre qualcosa che non aveva mai offerto a nessuno, la possibilità di portarsi a casa i libri del negozio e poterli studiare. E lui lo fa, ma in un modo che nessun altro avrebbe fatto. Prende tutti i libri di chimica, elettricità scienza, e li divora. Ma poi trova un libro che gli cambia la vita, uno dei primi libri di crescita personale mai scritti, che si chiama the irmpovment of the mind, come migliorare la mente, anche se non sei stato ammesso o hai avuto l’opportunità di studiare, boom, quello non solo lo legge ma lo applica e comincia a studiare tutto quello che può in un modo molto diverso. Faraday porta lo studio a un altro livello, comincia a scrivere note, a disegnare diagrammi e mette tutto in dei quaderni e crea un enciclopedia di scienza. Un giorno un famoso scienziato entra nella libreria, e il proprietario gli fa vedere quello che questo ragazzo di 17 ha fatto e da li tutto inizia. Questo scienziato lo invita a delle lezioni e conosce un famoso ricercatore Humphry Davy. Quel mondo o affascina ma sa che non sarebbe mai potuto entrare nel circolo accademico, allora comincia a scrivere lettere offrendosi come apprendista a tutti i ricercatori del momento includendo hUMPHRY davy, che per coincidenza, o magia, rimane cieco temporalmente per un incidente durante un esperimento, e accetta Michael Faraday come apprendista per una settimana, dove il ragazzo va oltre le aspettative. E dopo quella settimana di lavoro eccezionale, passano qualche mese dove lui insiste a scrivere, e finalmente gli viene offerto il lavoro di assistente di Davy. Dove finalmente ha la possibilità di sperimentare e vivere il laboratorio, e comincia la sua carriera divina che lo porta entrare nella royal accademia e diventare uno degli scienziati più importanti della storia del mondo.
Come ha fatto? Coincidenze, magia, culo, uno può prendere la sua storia e trovarci un senso ma la ragione principale per la quale gli successe tutto quello che gli successe era dovuto a qualcosa altro. Se io fossi entrato in quella libreria, non mi sarei letto tutti i libri, non avrei scritto quell’enciclopedia, non avrei avuto quella persistenza che crea le opportunità, lui lo ha fatto. La persistenza è l’elemento più importante nel raggiungere il dominio di qualcosa. Per acquisire padronanza. E se lo mischi con la tua curiosità primordiale diventa un mix esplosivo
Per sbloccare questo super potere, che è molto difficile, ma si può fare, serve una serie di passi.
Primo -Collegarsi con la curiosità primordiale, cosa ti eccita ti appassiona ti permette di fermare il tempo e non pensare a nulla quando la stai facendo, cos’e quella cosa? Tutti abbiamo qualcosa di unico. Ma tutto quello che ci motiva ci ispira ed è modo solo da questo prima o poi va svanendosi, deve essere un progetto un cammino, che non abbandoni, un progetto dove la meta e l’obiettivo ti interessano meno del processo, mentre lo fai godi, migliori, impari, e per tanto dove ti porta è meno importante da chi stai diventando mentre lo fai, e lo senti sulla pelle, ricollegati con la curiosità primordiale, con quella tua unicità che ti rende speciale, che amavi da bambino che ti prendeva tutta l’attenzione, torna indietro e trova questa curisotà. Robert green consiglia di scrivere per 20 minuti su un quaderno la risposta a questa domanda, cosa amavo prima che le pressioni sociali e la scuola, gli amici i genitori il capo entrassero nella mia vita.
Il secondo passo- imparare tutto quello che si può imparare su questo argomento. E imparare è più importante di tutto il resto, più dei soldi, più della posizione sociale dello status, degli oggetti, scegli una strada che ti cambi che ti insegni segui l’apprendimento, se pensi solo ai soldi non raggiungila padronanza di qualcosa, imparare e evolvere va messo davanti ai soldi
Il terzo- una volta che hai acquisito tutte queste abilità informazioni e hai imparato tutto quello che si poteva imparare da un argomento, uniscilo a modo tuo, metti insieme tutto in un modo personale, in un modo che solo tu puoi fare grazie a quello che è stata la tua storia, risalta l’unicità, e non ci sarà niente uguale, e questo ti rende diverso, ti rende speciale.
—Abbiamo anche tutti qualcosa che odiamo, che evitiamo, che non vogliamo fare di questa passione,
Torna indietro e osserva la tua carriera, quando hai cambiato strada, e pensa a questa carriera come qualcosa che hai creato tu non qualcosa che sia successo, pensa ai quei momenti dove hai cambiato strada e perché, a tutto quello che hai appreso e come metterlo insieme e assemblarlo e trasformarlo in qualcosa che ami, in qualcosa che ti dia un senso, in qualcosa che quando torni a casaoinvece che accendere la tele ti metti a lavorare con emozione a questa visione, a questo progetto.
Io ho deciso un giorno di diventare una persona che si sforza, che non si arrende, che lavora ogni giorno per diventare un pochino migliore, solo un poco, vivo la vita in blocchi di 24 ore, ma in queste ventiquattr’ore ci metto sempre qualcosa per migliorare il fisico, la mente lo spirito, anche se fosse mezzo ora, un piccolo passo, e domani un altro, perché se non lo faccio non lo fa nessuno per me. Trova la tua direzione, poi il ritmo non diventa cosi importante, se fai un passo dopo l’altro per diventare padrone del tuo destino alla fine qualcosa di magico succede. Ne sono certo
Grazie e aspetto le vostre dediche
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